Non so se vi è mai capitato di trovarvi in un albergo con un televisore di ultima generazione, dotato di un telecomando così complesso da non sapere come utilizzarlo, tanto da preferire mettervi a dormire?
Oppure vedere che i social network hanno cambiato le impostazioni, così come qualche sito web preferito, rendendone l’uso frustrante?
In questi momenti, si fa spazio la tentazione di rinunciare, di lasciar perdere, di evitare di combattere con la tecnologia.
È una sorta di resa al progresso che, paradossalmente, dovrebbe semplificarci la vita ma che a volte sembra complicarla ulteriormente: non si sa come affrontare questa sfida tecnologica
Questa sensazione di impotenza e di rinuncia non riguarda solo la tecnologia. La possiamo sperimentare in molti aspetti della nostra vita, come nel lavoro, nelle relazioni, o anche nel tentativo di raggiungere obiettivi personali.
Quando le sfide si fanno troppo grandi, quando ci sentiamo sopraffatti dalla complessità, è naturale considerare l’idea di gettare la spugna.
Tuttavia, è importante ricordare che ogni piccolo passo avanti, ogni tentativo di superare le difficoltà, ci avvicina alla meta e contribuisce alla nostra crescita personale.
Rinunciare può sembrare l’opzione più semplice, ma perseverare, imparare e adattarsi, anche di fronte agli ostacoli tecnologici, ci permette di diventare più resilienti e preparati per affrontare le sfide future.
Avete mai notato che una piattaforma su cui lavorate giornalmente, dall’oggi al domani, cambia qualche comando sbalestrandovi?
Oppure un social network che, cambiando improvvisamente, vi lascia senza fiato e vi fa pensare: “E ora che faccio?”. Tutte queste cose possono essere facilmente sistemate, impegnandosi in proprio o chiamando il portiere dell’albergo o l’assistenza della piattaforma per spiegarci e tutto si risolve con un semplice click, facendoci capire come tutto sia facilmente risolvibile.
Ma attenzione: il mondo gira molto, troppo velocemente e sempre di più avremo bisogno di persone che ci aiutino a risolvere i nostri problemi. Pensiamo a tutti i formatori, persone che studiano giorno per giorno problemi specifici per poi aiutarci a trovare una soluzione.
Seguo spesso molti formatori, tra questi Marco Merangola, che si occupa di crescita professionale e che tiene corsi ogni sei mesi con aggiornamenti che aiutano ogni giorno a migliorare la nostra attività. Dobbiamo essere grati ai formatori che studiano come risolvere i nostri problemi di lavoro quotidiano per poi aiutarci ad affrontarli e che ci aiutano a trovare nuovi clienti.
Condominio 4.0 segue costantemente alcuni di questi formatori, comprendendo come ciò che era valido sei mesi fa non sia più adeguato oggi, ma anche come essi siano preparati ad aiutarci ad affrontare i problemi contemporanei. Grazie a questi formatori, in particolare Marco Merangola, Condominio 4.0 porta nuove idee e innovazioni, durante i laboratori workshop, indicazioni che vengono dai formatori che seguiamo continuamente.
Quindi, seguire Condominio 4.0 significa essere informati sui cambiamenti del mercato. Ogni laboratorio workshop di Condominio 4.0 porta un tassello nuovo all’innovazione del momento. Seguirlo vuol dire cambiare.
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