Testimonianze

Testimonianze di clienti e collaboratori
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Filippo CaimiFilippo Caimi

CONDOMINIO SOLUTIONS è una rete sinergica di preparatissimi professionisti che porta in tutta Italia i contenuti fondamentali delle discipline di gestione dei patrimoni immobiliari e degli aggiornamenti normativi vigenti e prospettive in divenire. Le esperienze dei professionisti portano in assemblea come risolvere le difficoltà quotidiane di amministrazione e a dibattito le anomalie e le contraddizioni della realtà del lavoro. Il benessere e la qualità sono obiettivo professionale nella logica abitativa e caratteristiche intrinseche del gruppo di Giulia Berruti.

Ing. Filippo Caimi

Vincenzo VecchioVincenzo Vecchio

Ho partecipato a diversi incontri organizzati da Condominio 4.0. Ho tratto l’impressione di avere a che fare con professionisti della comunicazione e della organizzazione di eventi preparatissimi, efficienti e organizzati. Maria Giulia Berruti è stata sempre disponibile a mettere a proprio agio i relatori e impeccabile nei rapporti umani.

Collegio Geometri di Torino e ProvinciaCollegio Geometri di Torino e Provincia
Grande partecipazione all'evento "Condominio 4.0" che si è svolto la scorsa settimana a Torino. Il workshop organizzato da Condominio Solutions è stata un'importante occasione di confronto tra amministratori, geometri, architetti e altri professionisti che si occupano della gestione del condominio.
📸 L'intervento del nostro Consigliere geom. Dino Cambareri.
Gruppo BNI

Gennaro BaldassareGennaro BaldassareComunicazione e Video Maker

Cara Giulia la tua capacità di "leggere" le persone te lo aveva fatto comprendere già prima che maturasse in me la convinzione di dover e voler tornare nella mia Sicilia.

Te lo dico ora anch'io GRAZIE MILLE per tutto quello che mi hai insegnato umanamente e professionalmente, grazie per avermi reso partecipe di esperienze lavorative che sono state illuminanti e le riadatterò e metterò in pratica anche qui in Sicilia.

Ti aspetto nella mia bella Terra, a presto e grazie di tutto!

Giuseppe NoceraLibero Professionista

UN ANNO E MEZZO DI PROMOZIONE DELLA SOSTENIBILITA’

Bene, è giunto il momento di chiudere la mia esperienza in Eco-network e fare un piccolo resoconto di questo anno e mezzo di collaborazione: mi chiamo Giuseppe Nucera e mi sono laureato nel 2010 in Sociologia presso l’Università di Milano-Bicocca; ora sono iscritto al MaCSIS, Master in Comunicazione della Scienza e dell’Innovazione Sostenibile, proposta sempre del campus Bicocca.

Esattamente all’inizio della mia esperienza post universitaria, nell’autunno 2010 ho iniziato a collaborare con Eco-network inserendomi nell’organizzazione di eventi, tra cui convegni e incontri/corsi formativi, dedicati alla sostenibilità e al risparmio energetico.

L’esperienza è partita subito con un pizzico di sfida visto che i primi appuntamenti su cui abbiamo lavorato insieme sono stati un primo convegno dal tema “Lo sviluppo sostenibile dell’impianto fotovoltaico” e un secondo intitolato “Le nanotecnologie per la Brianza”. Sia io sia la realtà di Eco-network hanno voluto cogliere e vivere queste scommesse, essendo temi che prima non avevo incontrato nella mia formazione.

Il primo di questi due eventi, tenutosi a Febbraio 2011, ha voluto affrontare il problema dello smaltimento dell’impianto fotovoltaico, poco presente in Italia, visto il ritardo con il quale si è affacciata a questa tecnologia rispetto ad altri paesi Europei, in primis la Germania, in cui ormai gli impianti più vecchi arrivano ad avere ormai 25 anni. All’interno dell’incontro sono intervenuti PV Cycle, un’associazione senza scopo di lucro che nasce nel 2007 con l’obiettivo di avviare un programma volontario di raccolta e riciclo dei moduli da parte dell’industria fotovoltaica, e il SUPSI di Lugano, Scuola universitaria professionale della Svizzera Italiana, istituzione tra le prime a diffondere in Europa impianti fotovoltaici integrati.

Abbiamo dunque voluto presentare un punto di vista diverso, volendo dare maggior peso alle problematiche che gli impianti fotovoltaici implicano a fine vita, capendo anche quale sia il loro grado di riciclabilità, guardandoli allo stesso tempo come elementi di design per il costruito.

Il secondo traguardo raggiunto è stato quello di portare in un territorio, come quello brianzolo, non sempre aperto all’innovazione, enti di livello nazionale, tra cui Veneto Nanotech e il CNR, a presentare le enormi potenzialità che la nanotecnologie oggi permette in diversi settori, dalla medicina all’edilizia. All’interno del convegno è stato presentato anche un prodotto nanocostruito realizzato da un’azienda abruzzese in collaborazione con la NASA: un semplice coating, che permette all’edificio di raggiungere elevatissime prestazioni in termini di isolamento termico, sia durante la stagione estiva sia in quella invernale. Il convegno ha voluto presentare in modo più o meno approfondito come lo sviluppo scientifico possa avere ottime implicazioni anche per i settori tradizionali quali quello edile. Nel 2012 abbiamo voluto allora approfondire questo specifico ambito d’interesse, in cui le nanotecnologie hanno larghe e diverse possibilità di applicazione.

A Lissone ha partecipato di nuovo Veneto Nanotech, accompagnata questa volta dai direttori di Tex Club Tec, l’associazione per il tessile, e del Nanotec IT, l’ente di ricerche sulla nanotecnologia dell’AIRI, Associazione Italiana per la Ricerca Idustriale: l’evento ha voluto presentare in modo più dettagliato quali innovazioni può portare oggi la nanotecnologia nei campi dell’edilizia e dell’arredamento, volendo valorizzare le nuove proprietà, come l’autopulitura o l’impermeabilizzazione, che materiali più tradizionali quali legno, fibre possono manifestare oggi grazie alla nanotecnologia.

Tra la prima e la seconda edizione del convegno sulla nanotecnologia è passato poco meno di un anno, e in questo periodo si sono insinuati diversi eventi, tra cui un convegno patrocinato dall’Arcidiocesi di Milano: un incontro in cui si è parlato della ristrutturazione della nuove chiese, quindi gli edifici di culto costruiti dal secondo dopoguerra in poi sul territorio lombardo. Il convegno ha voluto vedere anche queste chiese come edifici da dover rivalutare sotto il punto di vista della eco-compatibilità dei materiali e dello sfruttamento delle energie alternative. Ovviamente si è parlato di nuove chiese potendo sfruttare il fatto che queste non essendo edifici storici,  non hanno particolari vincoli per la loro ristrutturazione architettonica.

Questo appuntamento ci ha fatto capire che parlare di sostenibilità vuol dire prima di tutto prendere in considerazione tutti gli ambiti possibili, cercando di portare al pubblico i diversi aspetti e settori in cui si può parlare di ecosostenibilità e di risparmio energetico. La sostenibilità è orizzontale e interessa tutte le categorie e i settori professionali e non solo, come l’obiettivo di questo evento ha dimostrato: connettere aziende innovatrici operanti nel settore della ristrutturazione con le parrocchie locali, cercando di portare avanti una cultura di sostenibilità anche per ciò che concerne i luoghi e le pratiche di culto.

Volendo concludere, data anche l’impossibilità di raccontare in poche pagine tutto ciò che è stato organizzato in un anno e mezzo, voglio ricordare un’interessante iniziativa che ci ha dimostrato non solo il carattere di orizzontalità della sostenibilità, ma anche il suo carattere fortemente sociale, volendo così manifestare che quando si parla d’impatto di un fenomeno non ci si può limitare nel considerare solo gli aspetti più ambientali ed energetici.

Infatti lo stretto legame tra sostenibilità ambientale e benessere sociale è stato dimostrato dall’evento da noi organizzato sul tema de “La casa divisibile”, un incontro con annesso un concorso destinato a giovani architetti e costruttori, che hanno voluto ribaltare la tradizionale concezione che abbiamo noi dell’abitare: da una casa rigida a una casa flessibile pronta a modellarsi in base alle esigenze in continuo mutarsi del nucleo familiare.

La dimensione di flessibilità che abbiamo voluto diffondere, si scontra fortemente con la rigida e tradizionale concezione della casa e del valore fondamentale, almeno a livello culturale e valoriale ma molto meno nella pratica, che essa assume in società fortemente familistiche quali quella italiana: fino ad oggi si è sempre pensato alla casa come luogo e spazio da dove il nucleo familiare, inscindibile e duraturo, vive ed organizza la propria vita lungo tutto la sua esistenza, quindi per almeno 40/50 anni.

Abbiamo che fosse necessario diffondere una nuova concezione dello spazio abitativo, che rispecchi le dinamiche sociali odierne: uno spazio pensato nella sua struttura in modo flessibile, rendendolo così modificale in base alle specifiche esigenze e alla particolare composizione che la struttura familiare assume in un determinato momento. 

Ragionare su una casa divisibile già in fase di progettazione prima e di costruzione poi, permette con maggiori facilità e minor costi, l’utilizzo in modo diverso e dinamico dello spazio abitativo, andando incontro a esigenze che nascono da eventi quali le separazioni in casa, divorzi con difficoltà per una successiva divisione (almeno economica) dell’appartamento, uscita di casa dei figli o rientro di anziani a cui dover prestare delle cure. 

L’ultimo impegno che ha richiesto attenzione e passione è stato inoltre l’organizzazione di diversi corsi di formazione, sempre con il filo rosso della sostenibilità dalla costruzione all’arredo, che Eco-network ha realizzato con Apogeo, dimostrando come ci sia tanta importanza nello diffondere una certa cultura, quanto la necessità di formare le nuove figure professionali al lavoro di domani, sostenibile ed ecompatibile.

 

Concludo ringraziando tutte le persone che ho incontrato in questo percorso e con le quali ho callaborato, in primis Giulia e Elisabetta, Carlo e Fabrizia, con i quali ho passato tanto tempo e ho speso tante parole, dalle più professionali alle più personali.

Renato Greca e Michele tutto lo staff di architetti  ed esperti che hanno collaborato con Eco-network e si sono interfacciate  con me.

Grazie e a presto!

 

Giuseppe Nocera

Carlo BossiAmministratore di condominio

Il mio studio, che svolge l'attività di amministrazione di immobili sul territorio di Milano ed hinterland, essendo da alcuni anni venuto in contatto per motivi professionali con l'organizzazione “Condominio Solutions” della Gentilissima Sig.ra Giulia Berruti, avendo avuto modo di apprezzarne la serietà e professionalità oltre al dinamismo nel proporre sempre nuove tematiche di approfondimento concernenti in modo specifico soluzioni per il mondo condominiale, di immediata ed efficace applicazione, ha stretto contatti proficui sul piano di un reciproco scambio sinergico di interessi, con grande soddisfazione e risultati apprezzati anche da parte dei nostri amministrati.

Stefano VerganiStefano VerganiPresidente Aisom

Non è facile evidenziare una struttura e la condizione di una società che opera nel mondo dei servizi, soprattutto se in un contesto molto competitivo nel quale opera, ma se dovessi individuare le prime qualità di questa azienda direi: la serietà professionale ( ovvero la capacitò di soddisfare l’azienda committente ) e la caparbietà e l’attenzione per i particolari.

Giulia Berruti è sempre stata una perfezionista – ma costruttiva a e non eccessivamente pignola – e sa plasmare le risorse che coordina nello stesso modo. Auguriamo a Lei e alla società di mantenere inalterate queste caratteristiche nel futuro.

Maurizio CalzolariMaurizio CalzolariCEO e fondatore di CST

Giulia è una professionista preparata ed empatica, nonché una vera fonte di ispirazione. Ho apprezzato in particolare l’attenzione dedicata alle mie esigenze, la cura nella scelta delle location per gli eventi che ha organizzato, e la facile comunicazione lungo tutto il percorso.

Stefano MilanesiPresidente APAC

Con Giulia collaboriamo insieme da vario tempo con proficua soddisfazione. Persona concreta e modesta, ma nello stesso tempo efficace e tesa al risultato. Sempre pronta al sorriso ed alla ricerca di soluzioni.

Paola ParmaPaola ParmaProfessoressa IIS-IPSIA "G. Meroni"

La professionalità, la competenza e la disponibilità nell’accoglienza le persone. Come insegnante di una scuola superiore ho mandato in stage, parecchi alunni, in questa azienda. Che dire ... tutti i ragazzi e i professori sono stati entusiasti per ciò che gli studenti hanno potuto apprendere nuove competenze da sfruttare in campo lavorativo. Soprattutto, in prima persona, devo dire che l’attenzione che Giulia e il suo staff ha prestato agli stagisti è impeccabile segno di una alta professionalità. Grazie per tutto quello che fai.