Come si deve comportare l’amministratore con le colonnine d’auto in condominio

La crescita della domanda per le nuove immatricolazioni di auto elettriche è in costante seppur lento aumento: la diffusione della mobilità elettrica passa attraverso la creazione di una rete di colonnine di ricarica non solo negli spazi pubblici, ma anche a servizio degli edifici privati, e ovviamente anche nei condomìni.

Nelle pagine del Corriere della sera settore economia del 16 ottobre si legge che nei primi nove mesi di quest’anno sono state vendute in Italia 47 mila 52 auto elettriche, senza contare le ibride. È un incremento a tre cifre, del 168%, sullo stesso periodo dell’anno precedente. Lo rivelano i dati rilasciati a inizio ottobre da Motus-E, l’associazione promotrice per la mobilità elettrica, che portano così il totale dei «Bev» (Battery electric vehicle, i veicoli a batteria elettrica) circolanti a superare le 101 mila unità. È un risultato raggiunto grazie a bonus, incentivi statali ed esenzione delle tasse automobilistiche. In testa alla classifica dei modelli più venduti in Italia nei primi nove mesi c’è la Fiat 500E con 7 mila 838 unità, seguono la Smart Fortwo con 4 mila 559 vetture e la Tesla Model 3 con 4 mila 430.

Ma le auto elettriche saranno veramente il futuro?  Pare che nel 2035, le auto elettriche che oggi sono il3% saranno il 50%.

In questo contesto le colonnine e la facilità di ricarica avranno un ruolo determinante

E come dovranno essere regolate le colonnine nei condomini?

In attesa  del 2035 cominciamo a premunirci attraverso le preziose informazioni dell’avvocato Paola Pellegrini in un video molto esaustivo.

Ce ne parla attraverso un video molto esaustivo l’avvocato Paola Pellegrini, di Roma, esperta in diritto condominiale.

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