Fiamme da un appartamento

I vigili del fuoco del comando provinciale di Monza e Brianza sono intervenuti nella serata di giovedì 13 gennaio 2022 a Cinisello Balsamo. A far scattare l’emergenza è stata la segnalazione di un principio di incendio all’interno di un’abitazione in un condominio di via Martinelli, affacciata sulla strada.

Il rogo ha interessato un appartamento al terzo piano e l’intervento di messa in sicurezza si è concluso senza criticità. Non si registrano feriti.

Prende fuoco la canna fumaria di un condominio: intervento dei pompieri

E’ accaduto mercoledì 22 dicembre 2021, a Brugherio: sul posto tre mezzi della caserma di Monza

La chiamata al 115 è partita quando è stato notato del fumo che si alzava dal tetto di un condominio di via Andreani. Da qui la mobilitazione dei Vigili del fuoco, che hanno inviato sul posto un’autopompa, il carro soccorso e un’autoscala, utilizzata dai pompieri per raggiungere la copertura dello stabile residenziale di due piani e spegnere le fiamme.

L’intervento tempestivo pare che sia riuscito a circoscrivere i danni. A innescare il rogo dovrebbe essere stato qualcosa che non è andato nel sistema di tiraggio della canna fumaria. Spetterà ora agli stessi pompieri ufficializzare la causa dell’incendio.

Grosso incendio nella notte, distrutto il tetto di un condominio. Le operazioni dei vigili del fuoco rese difficili dal vento.

E’ successo a San Michele all’Adige. Non ci sono stati feriti ma le operazioni di spegnimento sono andate avanti per diverso tempo con difficoltà causate dal forte vento 

Incendio a New York, in fiamme un condominio del Bronx: 60 persone ferite, almeno 19 morti di cui 9 bambini

Il sindaco di New York, Eric Adams: «Uno dei peggiori incendi della nostra storia»

Sul posto almeno 200 i soccorritori per quello che il capo dei vigili del fuoco della Grande Mela, Daniel Nigro, ha definito come «uno dei peggiori incendi della storia recente della città». Ancora presto per risalire alle cause che hanno provocato la tragedia.

In Italia e Oltreoceano capitano spesso incidenti di questo tipo che vedono i Vigili del Fuoco di Santa Barbara impegnati nelle più svariate e delicate operazioni. Allagamenti, fughe di gas, incidenti, incendi, soccorso in acqua e operazioni di contenimento chimico. Quello che a noi interessa oggi però, è scrivere degli incendi e degli incidenti in condominio.

 

In italia, secondo un rapporto di pochi anni fa, il Corpo dei Vigili del Fuoco di Monza e Brianza, ha stilato nel dettaglio il tipo di interventi che sono stati chiamati ad eseguire,

tra i vari luoghi, le case e per le autorimesse private (con un aumento di quasi il 20%). Questa tipologia di intervento costituisce praticamente un terzo (il 32,6%) di tutte le uscite di soccorso dei vigili del fuoco.

E cosa va a fuoco più facilmente? Sterpaglie (32,5%), arbusti (5,5%) e alberi (3,9%), rifiuti (8,2%), ma anche auto (5,7%) e autocarri (0,8%), arredamenti (1,9%), camini e canne fumarie (2,6%) e tetti (1,1%). 

E le cause?

Contrariamente a quanto si potrebbe pensare i casi “probabilmente” dolosi sono “soltanto” il 4%. come i roghi dovuti a canne fumarie (4%) e a cause elettriche (3,6%): nel 2% dei casi accertati, a causare le fiamme è stato il classico mozzicone di sigaretta.

IMPIANTO ANTINCENDIO IN CONDOMINIO: OBBLIGHI E RESPONSABILITÀ DELL’AMMINISTRATORE

L’impianto antincendio è l’insieme degli strumenti atti a prevenire l’incendio.

L’amministratore è tenuto alla cura, vigilanza e manutenzione degli impianti comuni presenti nell’edificio in condominio

Con specifico riferimento agli impianti antincendio, la legge è chiara: “Gli enti e i privati responsabili di attività non soggette alla disciplina del d.lgs. n. 81 del 9 aprile 2008 hanno l’obbligo di mantenere in stato di efficienza i sistemi, i dispositivi, le attrezzature e le altre misure di sicurezza antincendio adottate e di effettuare verifiche di controllo e interventi di manutenzione secondo le cadenze temporali che sono indicate dal Comando nel certificato di prevenzione”.

A titolo di esempio riportiamo alcune situazioni per le quali è previsto il rinnovo periodico del Certificato di prevenzione incendi (anche abbreviato in C.P.I.):

  • edifici destinati a uso civile con altezza antincendio superiore a 24 mesi;
  • autorimesse pubbliche e private, parcheggi pluri-piano di complessiva copertura superiore a 300 metri quadri;
  • impianti per la produzione di calore alimentati a combustibile gassoso con potenzialità superiore a 116 kW.

In questi casi, l’amministratore ha l’obbligo di individuare le azioni da intraprendere al fine di prevenire gli incendi e mantenere in stato di efficienza i sistemi, i dispositivi e ogni altra misura di sicurezza adottata. Per fare ciò, può affidarsi al comando dei vigili del fuoco o alle ditte o ai professionisti autorizzati al rilascio del certificato di prevenzione incendi.

La responsabilità dell’amministratore verso i condomini

Quando si fa riferimento alla responsabilità civile si guarda principalmente agli inadempimenti, di natura contrattuale, che sono addebitabili all’amministratore nello svolgimento del suo mandato.

Nel caso in cui la richiesta del C.P.I. non sia stata presentata dall’amministratore in quanto per il suo ottenimento/rinnovo sarebbero state necessarie opere che solo l’assemblea poteva autorizzare, in linea di massima nessun rimprovero potrà essere mosso all’amministratore.

L’amministratore infine, potrebbe essere chiamato a rispondere verso il condominio dei danni che l’ente condominiale, in qualità di custode ex art. 2051 c.c., abbia dovuto risarcire a singoli condomini e/o terzi per i danni causati da malfunzionamento dell’impianto antincendio.

Articolo del giornalista Roberto Cardile

Leave a Reply