L’intelligenza artificiale

Cos’è l’intelligenza artificiale che, ormai tutti sono convinti, sarà la seconda rivoluzione epocale,  da quando Gutemberg  esattamente 574 anni fa inventò la stampa, che portò un’innovazione che cambiò la storia dell’uomo, ovviamente in meglio?

 Chissà quale sarà l’innovazione epocale tra 600 anni, peccato non poter essere qui a raccontarlo, forse si vivrà nello spazio.

La prima domanda che ci si pone è “cosa succederà con l’intelligenza artificiale? Quanti posti di lavoro andranno persi?

 La seconda è quanti nuovi posti di lavoro e quante nuove attività potranno nascere grazie all’intelligenza artificiale?

Probabilmente all’epoca di Gunteberg tante persone che traevano da vivere grazie alla scrittura a mano si saranno spaventate: molti avranno chiuso la loro attività, e si saranno cercati un nuovo lavoro, molti avranno aperto nuove attività adeguandosi ai cambiamenti, i più innovativi avranno partecipato  ai laboratorio workshop Condominio 4.0 dell’epoca, volendo essere protagonisti del cambiamento e, cercando tutti insieme di collaborare per affrontare le nuove sfide   evitando perdite di lavoro: semplicemente avranno guardato al futuro, cercando i capire e calvacare i cambiamenti in atto.

Insomma niente di nuovo, perché nessuno potrà mai sostituire l’uomo, ma una cosa è certa, che tutto quanto serve a migliore le attività dell’uomo, sarà sempre benvenuto per chi saprà cogliere le opportunità e i benefici-

Per chi volesse documentarsi sulla intelligenza artificiale consiglio il portale www.intelligenzaartificiale.it dove si possono trovare tante informazioni esaustive, e da cui ho tratto un breve percorso sulla storia che riporto.

In termini tecnici l’Intelligenza Artificiale è un ramo dell’informatica che permette la programmazione e progettazione di sistemi sia hardware che software che permettono di dotare le macchine di determinate caratteristiche che vengono considerate tipicamente umane.

Per come viene definita oggi, l’Intelligenza Artificiale nasce con l’avvento dei computer e la sua data di nascita viene fissata come il 1956. Proprio in quest’anno, infatti, si parlò per la prima volta di Intelligenza Artificiale durante un convegno che si tenne in America e che vide la partecipazione di alcuni dei più importanti nomi di quella che sarebbe successivamente stata definita Intelligenza Artificiale, ma che allora veniva denominata Sistema Intelligente

Durante la seconda metà degli anni sessanta, divenne sempre più evidente che quanto realizzato fino ad allora nell’ambito dell’Intelligenza Artificiale non era più sufficiente alle nuove necessità, che erano soprattutto quelle di realizzare macchine e programmi in grado di andare oltre la ‘semplice’ soluzione di teoremi matematici più o meno complessi.  

La nuova tendenza che si andava creando era quella di ricercare soluzioni potevano variare a seconda dell’evoluzione dei parametri in corso d’opera.

Una delle maggiori sfide dell’epoca divenne quindi quella di cercare di riprodurre software e macchine che potessero ragionare e prendere delle soluzioni in base all’analisi di differenti possibilità. Ma questo tipo di problema prevedeva,

Differentemente da quanto la maggior parte immagina, un nuovo impulso alla ricerca sull’Intelligenza Artificiale non venne dal campo informatico ma da quello biologico.

 Nel 1969, infatti, alcuni studenti e ricercatori del Carnegie Institute of Technology realizzarono un programma, denominato DENDRAL, che era in grado di ricostruire una molecola semplice a partire dalle informazioni ottenute dallo spettrometro di massa

Agli inizi degli anni ’80 il primo sistema di Intelligenza Artificiale fu utilizzato per scopi commerciali e, soprattutto, la ricerca sull’Intelligenza Artificiale allargò i propri ambiti geografici, interessando non solo gli Stati Uniti, ma anche il Giappone e l’Europa

Uno dei principali passi avanti nella storia dell’Intelligenza Artificiale è stata fatta quando si sono potuti ricreare degli algoritmi specifici, in grado di far migliorare il comportamento della macchina (inteso come capacità di agire e prendere decisioni) che può così imparare tramite l’esperienza, proprio come gli esseri umani. 

Se fino a pochi anni fa il principale problema di tutti gli scienziati coinvolti nella ricerca relativa all’Intelligenza Artificiale era quello di poter dimostrare la realistica possibilità di utilizzare sistemi intelligenti per usi comuni, oggi che questo obiettivo è ampiamente raggiunto ci si chiede spesso quale possa essere il futuro dell’Intelligenza Artificiale. Sicuramente molta strada deve essere ancora fatta, soprattutto in determinati settori, ma la consapevolezza che l’Intelligenza Artificiale oggi rappresenta una realtà e non più un’ipotesi: infatti l’Intelligenza Artificiale viene abbondantemente utilizzata anche nel quotidiano.

 Ad esempio, i vari strumenti di riconoscimento vocale che vengono regolarmente utilizzati, dagli smartphone ai in particolare quelli relativi all’apprendimento automatico, nel settore automobilistico, medico e così via.

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