2 dicembre – La teoria delle finestre rotte…

2 DICEMBRE

Il concetto di “finestre rotte” nasce alla fine degli anni’60, esattamente nel 1969 quando uno psicologo sociale dell’Università di Stanford (USA), il professor Philip Zimbardo (più noto per aver realizzato l’esperimento del carcere di Stanford, che ha ispirato diversi libri e film) condusse un esperimento. Abbandonò, senza targa e col cofano aperto, due automobili identiche (stessa marca, modello e colore) in due località ben distinte: un’auto nel Bronx a New York, quartiere notoriamente povero e considerato conflittuale; l’altra in una zona ricca e tranquilla della California, a Palo Alto. Le due auto così parcheggiate, furono costantemente tenute sotto controllo da un team di specialisti che avevano lo scopo di studiare il comportamento delle persone venutesi a trovare in prossimità delle stesse auto.

Come ben ci si poteva attendere l’automobile situata nel Bronx, dopo appena poche ore era già stata smantellata e privata di ruote, motore, specchi, radio, etc; in sostanza, tutti i materiali e gli accessori ritenuti utili furono rubati, mentre quelli non utilizzabili, vennero distrutti. Al contrario, l’automobile abbandonata del quartiere più ricco e tranquillo, preservava le medesime condizioni di quando vi era stata collocata, in altre parole, rimase praticamente intatta. Tale risultato portò a trarre la conclusione che il crimine e il delitto non fossero altro che figlie della povertà e dell’emarginazione

Tuttavia, tale esperimento non terminò in questo modo. Infatti, successivamente dopo una settimana il professor Zimbardo decise di cambiare le condizioni dell’auto situata a Paolo Alto, rompendole un finestrino. Il risultato? L’auto in questione venne ridotta come quella che si trovava nel quartiere del Bronx a New York. In pratica, i ricercatori assistettero alla stessa dinamica di degrado e atti di vandalismo (furti e violenze) che aveva subito l’altra auto. Inoltre, Zimbardo rimase sorpreso dal fatto che la maggior parte dei saccheggiatori di tale auto non avevano affatto l’aspetto di criminali o di persone bisognose e disagiate, ma sembravano persone comuni che nessuno avrebbe classificato come potenziali vandali prima di poterle vedere all’opera.

In altre parole, se decidi di dare il buon esempio sostituendo i tuoi vecchi e rotti infissi con quelli di Deceuninck, dimostrerai senso di responsabilità e che ti prendi cura del contesto in cui abiti.

E gli altri imiteranno il tuo comportamento virtuoso

E proprio così pensò l’androne sconsolato

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