L’è pecà murì,
(È un peccato morire… proprio quando hai capito come si vive)
E la mia risposta è sempre la stessa : Certo che lavoro ancora .“Ma lavori ancora?”
Questa è una delle domande che mi sento fare più spesso.
E la mia risposta è sempre la stessa:
Certo che lavoro ancora. E non vedo perché dovrei smettere.
Lavoro, cresco, mi formo, imparo ogni giorno qualcosa di nuovo. Non mi sono mai fermata, e non ho alcuna intenzione di farlo adesso.
Ho iniziato a formarmi anni fa con Formaper , l’azienda speciale della Camera di Commercio. È da lì che è iniziato tutto: corsi, aggiornamenti, confronto continuo con altri professionisti. Ho attraversato tante fasi: sono passata dalla macchina da scrivere, al computer, e oggi uso strumenti di intelligenza artificiale con naturalezza.
Non perché sia un genio.
Ma perché ho sempre tenuto il passo . Ho sempre scelto di non fermarmi mai .
E chi si è fermato?
Chi oggi guarda il mondo con distacco o con nostalgia?
Spesso sono proprio quelli che hanno smesso di formarsi , che hanno lasciato passare il tempo senza sfruttarlo per crescere.
C’è un’energia particolare nel formarsi ogni giorno . All’inizio sembra faticoso, poi diventa una sana abitudine. Quando sei dentro l’ingranaggio della crescita, imparare diventa naturale, quasi automatico. E ti accorgi che la formazione ti tiene giovane, lucida, presente .
Anche oggi, in un mondo che corre veloce, chi si ferma è perduto.
Ed è per questo che, quando vedo persone giovani o di mezza età che si adagiano, che rifiutano di cambiare, mi arrabbio.
Mi fa rabbia vedere sprecato il tempo , quella risorsa così preziosa che va vissuta con cura e attenzione.
👤 Un esempio? Carlo Sangalli
Di recente ho letto un post di protesta: un commerciante si lamentava perché Carlo Sangalli , presidente dei commercianti, è stato rieletto a 88 anni per altri 5 anni.
Io invece dico: onore a Sangalli .
Ha saputo mantenere la fiducia, portare risultati, essere presente.
Ha resistito al tempo e soprattutto ha resistito ai giovani che volevano fargli le scarpe — giovani che però, evidentemente, non avevano ancora le scarpe giuste per camminare così lontano .
Perché non è solo questione di età.
È questione di visione, competenze, capacità di adattamento e formazione continua .
Organizzo eventi nel settore immobiliare e del condominio dove ci sono più di 400.000 amministratori .
Eppure, solo una cinquantina fanno parte del gruppo degli “amministratori evoluti”.
Perchè?
Perché chi emerge è chi si forma continuamente .
Vale per tutte le professioni. E vale anche per le aziende:
quante realtà storiche sono scomparse perché non hanno voluto aggiornarsi?
Il mondo cambia. Se non ti adatti, vieni spazzato via.
Io conosco persone che, pur avendo una certa età, oggi fanno ricerche sull’intelligenza artificiale per applicarla alla vendita, alla gestione aziendale, alla comunicazione.
Questo è il futuro.
E chi ha voglia, lo può affrontare una testa alta, indipendentemente dall’età anagrafica .
Mi dispiace vedere tanti giovani che usano i social come unico punto di riferimento, riempiendo i loro spazi di superficialità.
La vita è un’altra cosa.
La vita la vivi davvero solo se sei presente.
E per essere presenti, bisogna formarsi.
Formarsi è importante anche negli hobby, perché ti tiene acceso, curioso, vivo.
È brutto arrivare a una certa età e rendersi conto di aver perso tempo in cose che non ti hanno lasciato nulla.
Per questo oggi, come sempre, scelgo la formazione.
Scelgo di esserci, di crescere, di vivere ogni giorno con passione.
E, come diceva il mio vecchio zio:
“L’è pecà murì.”
(È un peccato morire… proprio quando hai capito come si vive.)