Stefania Greco

Buongiorno, provo a dare una risposta generica, ma ovviamente poi va studiato un piano dettagliato in funzione delle esigenze reali di ogni cliente.

Da quello che leggo si tratta solo di dati, quindi io consiglierei l’istallazione di un NAS all’interno dell’ufficio da affiancare ad un bk esterno. Il costo ovviamente varia in funzione della mole di dati che trattiamo, in genere si parte da una spesa di 500 € per il nas (ciò che influisce in maniera sostanziale sui costi sono i dischi, più è grande il disco più costa) e 0,15 €/giga per il bk. In questo modo si sostiene un costo contenuto. Uno studio medio piccolo tolta la spesa iniziale per l’acquisto e l’istallazione del nas spende circa 15/20 € al mese per i bk.

Per quanto riguarda i server bisogna prima individuare per cosa ci serve, se c’è la necessità di sfruttarlo per dei gestionali o altri applicativi, altrimenti rimando alla prima opzione.

Fatta questa premessa, in linea di principio consiglio sempre un server virtuale anziché fisico perché i costi e i rischi sono molto differenti. Nel primo caso abbiamo un costo che parte da 60/80 €/mese a fronte di una spesa di almeno 2000 € per l’acquisto di un server fisico (però è un costo una tantum), in entrambi i casi vanno considerati i costi di istallazione e manutenzione, considerando che nel server virtuale avviene tutto da remoto e quindi sono un po’ più bassi. Il rischio per danni, guasti, incendio e furto nel caso di un server fisico rimane a carico del cliente che dovrà sostenere le spese per risolvere le problematiche oltre a tempistiche di ripristino più lunghe, però c’è da considerare che un server nuovo difficilmente da problemi nell’immediato ed è comunque garantito per almeno 3 anni.

Tutti questi sistemi vengono sempre e comunque tutelati da strumenti di protezione, firewall, password e reti blindate. Il bk esterno garantisce la conservazione dei dati e il loro recupero in tempi piuttosto celeri.

Ci tengo a precisare che la scelta finale tra i due sistemi, spetta sempre al cliente, perché la percezione che ognuno ha è differente e non si può ridurre solo al costo del servizio.

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