Ho difficoltà ad accendere un mutuo ma vorrei comunque investire nell’acquisto di un appartamento. Conviene scegliere una formula rent to buy o affitto a riscatto? In cosa consiste esattamente?
Sono entrambe due buone soluzioni per posticipare nel tempo l’accesso ad un finanziamento bancario per l’acquisto di un immobile e per abbatterne il valore di acquisto attraverso il versamento di canoni mensili. Il contatto Rent to Buy mira ad attendere che l’acquirente si trovi nella condizione di accedere ad un mutuo ed, in quel momento, si procede con l’acquisto vero e proprio dell’immobile.
Con l’affitto con riscatto vengono stipulati contestualmente due contatti distinti: quello di locazione e quello di opzione all’acquisto, quest’ultimo regolarmente trascritto al fine di tutelare i contraenti, nei quali si definisce in anticipo il prezzo di acquisto, l’importo dei canoni di locazione da versare, la durata della locazione ed il prezzo di riscatto. Alla fine del periodo prestabilito, il conduttore potrà o dovrà decidere se acquistare l’immobile, in base a quanto definito in contratto.
Esiste infine un termine temporale per il quale a scadenza, sono obbligato ad accendere un mutuo? E se non avrò nemmeno allora la possibilità per averne uno?
In fase di contratto si definisce quale sia l’impegno da parte del conduttore a fine contratto: il contatto può essere:
- con diritto all’acquisto: il venditore è vincolato alla vendita mentre il conduttore può decidere alla scadenza se acquistare o meno
- Con patto di futura vendita: il conduttore è obbligato all’acquisto e, nel caso decidesse di non voler acquistare l’immobile, perderebbe le somme versate a titolo di anticipo
- Con riserva di proprietà: il conduttore diventa proprietario con il pagamento dell’ultimo canone stabilito in contratto.
La durata massima di questo genere di contratto è 10 anni.
Come posso avere la certezza che il mio agente immobiliare prima di proporre la casa dei miei sogni abbia verificato lo stato degli oneri condominiali pregressi, eventuali ipoteche o vizi dell’appartamento? Devo interessarmi io? O spetta all’agente immobiliare tutelare gli interessi di venditore e acquirente?
E’ compito del consulente Immobiliare tutelare gli interessi di acquirente e venditore in quanto mediatore, ovvero figura non legata a nessuna delle parti ma a servizio di entrambe nell’ottica di favorire la conclusione di un affare.
E’ altresì tenuto a verificare la veridicità di quanto dichiarato dal venditore in fase di acquisizione di incarico di vendita.
E’ tenuto ad effettuare le visure catastali ed ipotecarie per verificare la situazione dell’immobile e a richiedere copia degli ultimi due verbali condominiali e delle relative spese.
Occorre sempre pretendere che, l’agente con cui ci si interfaccia per un eventuale acquisto, ci sottoponga tutta la documentazione dell’immobile.
In tal caso l’agente immobiliare rappresenta il miglior investimento nella fase di compravendita.