Le aspettative e la realtà nel mondo del lavoro: cosa ho imparato dalle mie esperienze
Nel mondo degli eventi e del lavoro in generale, le aspettative giocano un ruolo cruciale. Spesso, quando ci troviamo a organizzare eventi, ci imbattiamo in clienti che hanno aspettative ottimistiche, forse troppo alte rispetto a ciò che può essere realisticamente ottenuto. Anche se lavoriamo con professionalità e impegno, è facile notare che alcune aspettative non vengono allineate alla realtà del mercato o del progetto.
Le aspettative ottimistiche e le illusioni
Un esempio concreto che mi viene in mente è Roberto Pinna Bechet, organizzatore della fiera “La mia casa di Milano, una manifestazione di gran successo a Milano negli anni 80, anni fa ebbe un’idea innovativa: proporre corsi di formazione agli espositori per aiutarli a gestire le proprie aspettative. Tuttavia, pochi espositori accettarono la proposta. Il motivo? Spesso preferiamo rimanere nell’illusione che tutto possa essere risolto facilmente, senza voler accettare i limiti imposti dalla realtà.
Mancanza di fiducia in noi stessi e scatole vuote
Un altro errore comune che ho visto nel mio lavoro è che, per mancanza di fiducia in noi stessi o per mancanza di tempo, ci affidiamo a persone che sanno vendersi bene, ma che alla fine si rivelano essere delle scatole vuote. Queste persone, capaci di presentarsi in modo impeccabile e parlare con grande sicurezza, ci portano a credere che possano risolvere i nostri problemi, ma invece di acquisire clienti, spesso finiscono per farceli perdere.
Affidarsi a chi sa solo vendersi bene, senza valutare il contenuto reale di ciò che offre, può portare a risultati deludenti. Ho imparato a valutare con molta attenzione i miei collaboratori e a non lasciarmi ingannare dalle apparenze.
Un esempio concreto: la fiera
Un’esperienza che mi ha fatto riflettere molto riguarda una fiera a cui volevo partecipare. Gli organizzatori mi avevano avvisato che il pubblico sarebbe stato ridotto e molto selettivo, ma, nonostante i loro avvertimenti, decisi comunque di partecipare. Il risultato? Un flop.
Mi presentai con una comunicazione completamente sbagliata per il tipo di pubblico che volevo raggiungere, ovvero le amministrazioni comunali della Brianza. Tuttavia, anche in quella situazione di apparente fallimento, trovai un’opportunità: conobbi una sindaca che apprezzò il mio approccio e mi propose di organizzare un evento sulle donne. Questa esperienza mi ha insegnato che, anche quando sembra che tutto sia perduto, si possono sempre cogliere delle opportunità.
Serietà e professionalità: i nostri veri punti di forza
Nel nostro lavoro, siamo chiari fin dall’inizio: non promettiamo risultati irrealistici. Ci impegniamo a offrire il meglio, studiando le esigenze di ogni cliente e lavorando per supportarlo al massimo. Tuttavia, ci sono dei limiti che dipendono non solo dal nostro impegno, ma anche dalle aspettative ottimistiche che i clienti portano con sé. Organizzare un evento in modo serio significa essere trasparenti e non vendere illusioni.
Conclusione: la trasparenza è la chiave
Nel nostro lavoro, la trasparenza è fondamentale. Quando collaboriamo con i nostri clienti, siamo chiari sui risultati che possiamo realisticamente raggiungere, cercando sempre di allineare le aspettative alla realtà. Siamo pronti a offrire soluzioni concrete e basate su un lavoro serio e costante, ma è essenziale che le aspettative siano adeguate al contesto.
Se anche tu hai vissuto situazioni simili, dove aspettative troppo ottimistiche hanno portato delusioni, ricorda che la chiave è lavorare con chi è trasparente e chiaro fin dall’inizio.