ARVEDO ARVEDI, L’ARTISTA CHE AMA L’AMBIENTE.

Arvedo come vede l’arte oggi?
L’arte è vita. Voglia di vita, di rigenerazione, di energia e di rinascita ed è attenzione per l’ambiente.
Noi, dobbiamo pensare a nuove strategie per salvare l’ambiente. Dobbiamo migliorare la nostra vita e soprattutto, salvaguardare il futuro dei nostri figli.

Nella mia arte, l’ambiente è un motivo costante. I miei pesciolini sono nati per ricordare il legame tra uomo e ambiente; il pesciolino è un’ incupe, che significa icona, umanità pesce. Il pesciolino rappresenta l’uomo e ricorda il legame tra uomo e mare.
Mare pulito significa vita, e va salvaguardato totalmente.
Nel 2014, insieme al maestro Massimo Catalani, abbiamo creato delle sculture che sono state posizionate sul fondale del mare di Talamone, in Toscana, per bloccare la pesca a strascico, che è distruttiva per la fauna e flora marine; oltreché per i fondali.
Non dobbiamo mollare. Tutelare l’ambiente significa salvare noi stessi.
Nelle mie opere, io parlo anche dell’uomo e della molteplicità della sua vita. Le vibrazioni, i sorrisi, racconto i suoi momenti bui, la sua rinascita.
Stiamo vivendo una nuova vita. Dopo essere stati a lungo, per troppo tempo, chiusi in casa, compressi mentalmente e limitati in tutto, stiamo scoprendo che la vita è una ed è preziosa. Viviamola pienamente.

Abbiamo bisogno di respirare mentalmente, con apertura verso il mondo che ci circonda.
A cura di Arvedo Arvedi
Nelle mie opere, ricche di colori e materialità, potete ritrovare la volontà di rinascere.
Fondamentale per me, è stata l’esperienza con l’artista americano John David Mooney, famoso per la landscape .
Da lui, ho appreso la pop art americana, ricca di colori sgargianti, fluorescenti e ne sono rimasto affascinato.
Da lui ho ereditato l’apertura mentale e il coraggio di osare.
Le mie opere più rappresentative a questo proposito sono: la grande rosa, i soli di Capri ed Energia positiva. L’ambiente e la natura mi hanno portato recentemente verso l’Associazione dei Grandi Giardini Italiani, diretta magistralmente dalla mia amica Dott.ssa Judith Wade, che ha voluto che una delle mie opere floreali, ‘la grande Rosà, rossa, passionale e piena di energia, della
collezione ‘ grandi giardini’, diventasse un simbolo dell’ Associazione.

E questo, è solo l’inizio Quel vortice di emozioni che ti porta a perdere il contatto con la realtà, che ti fa sentire euforico. La passione ti rende forte, è un elisir di lunga vita e mentalmente, rafforza l’ambizione.
La passione è impetuosa, un piacere mentale che placa la ragione e travolge come uno tsunami la tua vita.

La passione dura nel tempo e riempie la testa, la passione colma il proprio cuore e ti dona tante emozioni.
Ognuno di noi può avere la passione per uno sport o per un oggetto. Dietro una passione c’è sempre una collezione che si custodisce gelosamente e alla quale è troppo difficile rinunciare.
Alessandro Novellini è uno di quei “matti” che ha ceduto il passo alla passione non sempre controllabile perché, quell’impulso, quel desiderio che lo spinge a procurarsi un esemplare sempre nuovo è spesso difficile da controllare ed è anche oneroso economicamente.
Alessandro Novellini però, non nutre una passione per i francobolli ma per qualcosa di più ingombrante ma di certo comodo.
La sedia.
Come è nata la passione per questo articolo che come la ruota, in ogni luogo del mondo è presente?
Alessandro, rappresentante del settore moda e figlio di antiquario, era solito a girare mercatini aiutando il padre.

I primi soldi guadagnati li ha investiti in una sedia che così, di improvviso, ad un mercato dell’antiquariato, lo ha letteralmente folgorato.
E così, con il passare degli anni, da adulto, centinaia di sedie sono state preda della sua passione.

Oggi se ne contano a centinaia di sedie.
Come lui stesso racconta però, non sono solo oggetti, sono veri e propri articoli di design.
La passione è diventata così forte negli anni che Alessandro, stimolato dalla sua altra grande passione per la fotografia, ha trasformato queste sedie, questi articoli di design, in modelle da immortalare donandogli così vita eterna.
Una passione che porta spesso Alessandro lontano da casa per accaparrarsi un articolo che solamente da una foto gli ha fatto sentire le farfalle nello stomaco e fiondare il cuore fuori dal petto. E così, insieme alla sua compagna di vita, corre lungo un viaggio che lo porterà ad incontrare un nuovo amore ogni volta conservando quello spirito ingenuo che contraddistingue la fanciullezza.

L’oggetto di design viene accolto tra le sue braccia e portato a casa come se fosse sempre la prima sedia della sua collezione.
La passione di Alessandro, insomma, è un elisir di lunga vita che lo mantiene adolescente.                                        Un amore al quale al momento, è impossibile rinunciare.
Il passo successivo alla generosa collezione è stato quasi sofferto.
Alessandro, infatti, un giorno si è domandato, con chi condividere e in quale modo, tale bellezza e tale passione?
Ogni sedia ha una storia propria, ogni sedia è stato oggetto di studio da parte di artisti e designer famosi in tutto il mondo e, per lo più italiani, come lui stesso afferma.
La risposta è stata facile ma non altrettanto da mettere in pratica. È un’idea maturata in pieno lockdown 2020, periodo in cui, molte persone hanno approfittato a coltivare le proprie passioni, riprendersi il proprio tempo e scacciare la paura e l’incertezza mondiale protagonista dell’ultimo anno passato.

 Un museo itinerante, un museo virtuale in cui vengono presentate opere d’arte realizzate dagli anni 40 ai giorni nostri che attirano gli interessi di studenti, appassionati professionisti del settore di design e architetti.
Qualche volta, è capitato di caricare le sue modelle sul camion per esporle in occasione di qualche evento.

La gelosia degli occhi addosso di altri però, non è sempre stata facile da gestire specie le prime volte.
È comprensibile il pensiero di Alessandro. Capita spesso nel mondo della musica.
Quando ci piace un cantautore e ne amiamo la musica vorremmo che tutti lo conoscessero e lo capissero, vorremmo condividere la nostra passione per un artista ma, quando poi questi, diventa famoso e vince dischi d’oro, spesso ne perdiamo interesse e ne diventiamo gelosi e vorremmo gridare al mondo, io ho comprato il suo primo disco che conservo come una reliquia mentre voi vi vantate di averlo scoperto dopo vent’anni.
Superato il primo “trauma” della condivisione oggi, Alessandro Novellini, ha aperto un sito web www.museodellasedia.com.

Un museo virtuale che raccoglie 500 sedie vintage e moderne di svariati artisti.
Le sue preferite, quelle in legno curvato, il suo artista preferito?
Carlo Molino, del quale sogna di possedere qualche costoso esemplare.
All’interno del sito web è dedicata anche una sezione alle collaborazioni esterne per quelli che, (artisti designer o professionisti o semplicemente appassionati), vogliano
condividere la passione e far crescere il museo.
Il museo non è solo itinerante e, all’interno del sito web, che consigliamo di visitare, è possibile anche accedere ai contatti diretti
di Alessandro che oggi, nonostante la gelosia nei confronti delle proprie modelle, si dice disposto a portare in giro la propria collezione, in Italia e all’estero e laddove possa esserci un interesse agli articoli di arredamento e di design. 

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